sabato 27 ottobre 2012

Sad is happy for deep people


Questo post non ha intenzione di essere una recensione.
Questo post non ha intenzione di essere nulla, se non un modo per sgranchirmi le dita dal freddo e rimuginare ulteriormente sulla mia vita.
Ho ancora Space Oddity ficcata in testa, cavolo.

Questa sera, alle 22:30, ho deciso di andare al cinema da solo a vedere Io e Te di Bertolucci. Ho notato che quando vivo relazioni strane sento il bisogno di sentire tristezza; non conosco nemmeno io il motivo di questo curioso fatto. Per ricordarmi che tutto può finire? Per rimanere coi piedi per terra? O, al contrario, proprio per illudermi? Semplicemente decido di farmi del male da solo, ascoltando canzoni strappa testicoli, leggendo libri che più tristi di così non si può, ed guardando, appunto, film tristi.
In ogni caso, sono andato. Ero ancorato alla poltrona, spaventato e preoccupato di non potermi godere dal film essendo da solo. E invece, me lo sono goduto come pochi film prima d'ora.
Non consiglio a nessuno di andare al cinema da solo. L'ultima volta che l'ho fatto è stato con The Avengers, ed è stata una delle esperienze più traumatiche della mia vita. Dopo stasera, però, realizzo che potrebbe essere una questione di tempistica ed emozioni.

Io e Te è uno di quei classici film che ti prendono il cuore e te lo calpestano. Anche se è già a pezzi e ridotto ad uno schifo, non si fa alcun problema, e ti concia peggio di prima.
Non ho mai letto il libro da cui è stato tratto, ma vorrei farlo. Perché il film mi ha talmente colpito che oh, non sarei riuscito ad andare a letto senza scriverci qualcosa, e ora muoio dalla voglia di sapere.
Più che altro, credo sia un film perfetto per una determinata categoria di persone. Ed in un momento preciso, mi è quasi sembrato che un personaggio stesse parlando a me, a Marco Locatelli, tanto le cose che diceva eran vere, e tangibili. E mi sono spaventato e messo a piangere.

Mi accingerò solo ora a bere una tazza di té caldo, leggere un po' e infine andare a tentare di addormentarmi.
È proprio vero che triste è felice per le persone profonde.

Buon fine settimana a tutti.

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